Dopo tre trionfi consecutivi l’Inter lascia lo scettro della Supercoppa Italiana a quel cugino che non vuoi seduto vicino a te durante i pranzi di famiglia. Adesso, dopo la bruciante sconfitta maturata, è imperativo rialzarsi e continuare il proprio percorso ripartendo dal lavoro e dalla consapevolezza delle proprie capacità. Negli anni i nerazzurri hanno sempre dimostrato di essere in grado di trarre vantaggio da serate nere come quella di ieri, ogni successo ottenuto nella storia recente è sempre stato frutto di una cocente delusione maturata nei mesi precedenti e, come ribadito anche da Simone Inzaghi, la sconfitta fa male, ma saremo in grado di rialzarci. La storia appunto ci ricorda così, ma non tutti pensano che questa volta possa essere così facile.
La visione di Cassano
Intervenuto durante la trasmissione Viva El Futbol, l’ex conoscenza di entrambe le sponde del naviglio, Antonio Cassano, ha fatto aleggiare non pochi dubbi sull’imminente presente dei nerazzurri, sostenendo come la rimonta subita non sarà un boccone facile da mandare giù, non perdendo occasione di criticare anche il concept di gioco dell’Inter, appropriando a questo un aggettivo che difficilmente è riconoscibile nel gioco nerazzurro: “L’Inter è talmente forte che vince qualsiasi partita a qualsiasi ritmo. Con l’Atalanta, che è una delle squadre che poteva crearle maggiore difficoltà, ha vinto 4-0 ad agosto e poi 2-0 qualche giorno fa. Ma quando trova squadre rognose, il suo allenatore ha difficoltà a cambiare le situazioni. Simone Inzaghi cambia ruolo su ruolo, e a un certo punto succede che Hakan Calhanoglu si fa male ed entra Kristjan Asllani che va in difficoltà. Anche Piotr Zielinski è entrato malissimo. Non sempre sul 2-0 o sul 2-2 i giocatori ti danno tanto. In questo periodo l’Inter è sempre riuscita a venirne a capo, il problema è che l’Inter ha un ritmo decisamente lento. Poi è forte e con le individualità riesce sempre a risolverla, ma se tu hai una squadra di fenomeni come Barcellona o Liverpool decidono loro le situazioni. Il Milan ha dimostrato di avere più cuore anche riposando 24 ore in meno, l’Inter ha preso una bastonata sui denti. Io spero di no, ma è complicato ora rialzarsi dopo questa batosta da 3 gol in mezz’ora: qualche incertezza può venire fuori”.
Il caso Frattesi
L’appuntamento di ieri di Viva El Futbol non è stato solo Supercoppa. Cassano e Co. hanno avuto modo di analizzare anche la vicenda Frattesi, coinvolto in questi giorni in un possibile scambio di casacca con Lorenzo Pellegrini, con il giallorosso che con il gol nel derby della capitale ha lanciato un messaggio chiaro, ovvero quello di voler provare a ricostruire quanto si è rotto con i propri tifosi. Se lo scambio andrà in porto potrà dircelo solamente il mercato, se sarà la cosa giusta solamente il campo.
Nel frattempo, Cassano si è intraposto: “Io andrei alla Roma. Se dovesse giocare al posto di qualcuno all’Inter deve farlo al posto di Nicolò Barella, loro due insieme non possono giocare perché nell’idea di Inzaghi è la riserva di Barella. Io andrei alla Roma, ma visto che lo cercano anche altre squadre fossi in lui ringrazierei e andrei via. Poi l’allenatore vuole che rimane e non lo vede titolare, è facile vincere così. Al Napoli e all’Inter Frattesi non gioca, quindi andrei alla Roma dove giocherebbe con Manu Kone e Leandro Paredes. Comunque deve andare via dall’Inter, perché Inzaghi determinati giocatori non li vede proprio: prendete Davy Klaassen, non giocava l’anno scorso e ora è secondo capocannoniere con l’Ajax”.
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