Nelle ultime partite dell’Inter, la mancanza di qualche pedina alle prese con infortuni ha pesato sulle possibili rotazioni che Simone Inzaghi avrebbe potuto mettere in campo. Inoltre, gli stop prolungati di titolari e co-titolari hanno causato un grande carico di lavoro sui giocatori.
Se, da un lato, abbiamo assistito a dei cambi di ruolo in mezzo al campo (quando sia Hakan Calhanoglu e sia Kristjan Asllani erano indisponibili), dall’altro, le corsie esterne hanno richiesto degli sforzi ai titolari. Ma ora Simone Inzaghi può riavere a disposizione tutte le frecce, che potrebbero incidere sui prossimi impegni, grazie al ritorno di Carlos Augusto e Tajon Buchanan.
Buchanan ritrova il campo: è un asso nella manica?
Una delle notizie più belle in casa Inter è il rientro in campo di Tajon Buchanan. A quattro mesi dal suo infortunio alla tibia, l’esterno classe ’99 gioca i suoi primi 12 minuti: lo ha fatto durante la partita della sua nazionale, il Canada, nell’andata dei quarti di finale della Concacaf Nations League.
Il canadese, approdato all’Inter lo scorso gennaio, sul finire della stagione precedete aveva iniziato a mettere minutaggio con la maglia nerazzurra, trovando anche il suo primo gol in Serie A. Buchanan aveva sorpreso per la sua velocità e capacità di puntare e saltare l’uomo, caratteristica che manca all’Inter.
L’infortunio, subito in Copa America quest’estate, ha privato Inzaghi di una pedina di estrema importanza nella prima parte di stagione. Tuttavia, nonostante il recupero record, il tecnico piacentino non ha voluto rischiare Buchanan: come spiega il Corriere dello Sport, il motivo per cui non si è visto in campo è per le partite intense e molto tirate che ha affrontato l’Inter nelle ultime giornate prima della sosta.
Ma Tajon Buchanan può essere davvero rappresentare una soluzione per le partite che verranno. La sua abilità palla a piede, nel dribbling uno contro uno e nella sua elevata velocità gli permettono di essere un esterno orientato molto alla fase offensiva: inoltre, sa ricoprire sia la corsia di destra che quella di sinistra, dal ruolo di terzino fino a quello di ala.
Le sue capacità mancano all’Inter di Simone Inzaghi, il quale dispone di esterni che fanno della forza fisica il loro punto forte. In particolar modo Denzel Dumfries, il quale rappresenta un tassello importante per i duelli aerei, sia in difesa che in attacco; mentre l’intelligenza tattica di Matteo Darmian è importantissima per lo scacchiere inzaghiano. Dall’altro lato, poi, c’è il mancino e la classe di Federico Dimarco, titolare e padrone della corsia di sinistra.
Il canadese ex-Club Brugge ha delle caratteristiche che lo rendono unico nell’organico interista. Bisognerà capire se Inzaghi saprà sfruttarlo, ma Buchanan ha tutte le condizioni fondamentali per essere una chiave di volta degli esterni.
Carlos Augusto disponibile contro il Verona?
L’altra arma importante, versatile tra il ruolo di quinto di centrocampo e braccetto di sinistra in difesa, è Carlos Augusto. Anche lui alla sua seconda stagione all’Inter, per Inzaghi è un giocatore su cui può fare affidamento.
Il suo infortunio, subito a Berna contro lo Young Boys, lo ha tenuto fuori per un mese, costando un impiego continuo di Dimarco, il quale ha potuto rifiatare pochissimo solo con le sostituzioni di Darmian, impiegato a sinistra.
Il brasiliano ex-Monza, come spiega lo stesso quotidiano sportivo romano, è ritornato ad allenarsi ad Appiano: il tecnico piacentino è pronto a convocarlo per la partita di sabato contro l’Hellas Verona.
Con il suo rientro, l’Inter trova una pedina tattica di vitale importanza per i meccanismi del gioco nerazzurro: soprattutto per via delle sue grandi capacità di movimento senza palla, dettando linee di passaggio, ma anche per la velocità e la qualità del mancino.
Ritornando a disposizione della squadra, l’Inter può ora fare affidamento su tutti le frecce a disposizione: Dimarco, Dumfries, Darmian, Carlos Augusto e Buchanan. Giocatori che possono fare veramente la differenza.