Calhanoglu. L’Inter è la favorita per lo scudetto. Lo dicono tutti, lo si legge sui giornali, lo si origlia per strada, lo si urla nelle discussioni. A dirlo sono però anche gli esponenti delle rivali dirette dei nerazzurri, sempre pronte a nascondersi quando si tratta di esporre pubblicamente le proprie ambizioni, mettendo sempre l’Inter a fare da scudo, sperando così di poter parare più facilmente i colpi di una possibile e reale sconfitta finale.
Si tratta un po’ del gioco delle parti, che ormai non è più nuovo a nessuno e non sconvolge alcuno, neppure chi, per costrizione, è esso stesso scudo.
Il pensiero di Calhanoglu
Il centrocampista e motore dei nerazzurri, Hakan Calhanoglu, si è recentemente concesso ai microfoni del Corriere dello Sport, dove l’argomento principale ha riguardato appunto questa netta superiorità dell’Inter da tutti decantata, i cui motivi sono stati parzialmente sdoganati da parte del turco, il quale ha ritenuto come è lecito che l’Inter sia ritenuta una squadra forte ma che, dietro tanti complimenti, si cela almeno, se non di più, lo stesso quantitativo di strategia: “Se siamo i più forti? Forti lo siamo diventati nel corso di questi anni, attraverso il lavoro e il sacrificio. Abbiamo parlato poco e pedalato tanto. Siamo andati avanti a testa bassa, concentrandoci su ogni partita, evitando di pensare troppo in là. Ricevere complimenti, da un certo punto di vista, fa anche piacere. Ma credo sia innanzitutto una strategia. A noi, comunque, non interessa, perché guardiamo solo a noi stessi. Sappiamo di essere forti, ma anche di poter fare di più. E allora ci impegniamo per migliorare ancora. Per lo scudetto ci sono tante squadre in pochi punti, noi faremo di tutto per vincere ogni partita e alla fine si vedrà. Siamo ancora al 90%, ci manca qualcosa per essere al top”.
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