Una sconfitta amara per l’Inter di Simone Inzaghi, che al novantesimo vede sfumare l’imbattibilità in Champions League. Il tecnico nerazzurro, ai microfoni di Sky Sport, ha analizzato una partita giocata con attenzione difensiva ma priva della consueta brillantezza offensiva:
Rammarico per il gol subito o per la mancanza di creatività?
“Non è stata una delle nostre migliori partite. Il Bayer è una squadra di valore e ha iniziato meglio, colpendo una traversa. Poi abbiamo controllato la gara, ma forse troppo, senza mai osare nei momenti chiave. Negli ultimi 25 metri siamo mancati di qualità, e dispiace perdere così, soprattutto per come è arrivato il gol. Tuttavia, non scalfisce il nostro cammino: domani saremo probabilmente tra le prime otto, e le prossime due gare a gennaio saranno decisive per il nostro destino”.
Un gol frutto di errori e disattenzioni…
“Sì, ci sono stati diversi errori. Una deviazione, Darmian che la vede tardi, Mukiele che tenta una rovesciata, e poi la palla resta lì. Dovevamo fare più attenzione. Nel secondo tempo abbiamo fatto meno bene del primo, ma non c’erano segnali di rischio imminente. La Champions è così, ma andiamo avanti a testa alta”.
Nella corsa per gli ottavi cambia qualcosa?
“Un risultato positivo avrebbe tenuto il Bayer dietro e ci avrebbe avvicinato all’obiettivo, ma nulla è compromesso. Ora dobbiamo concentrarci su campionato, Coppa Italia e Supercoppa. A gennaio ci giocheremo tutto nelle ultime due partite, con la qualificazione ancora nelle nostre mani”.
Un’Inter troppo attendista
“Sono d’accordo, abbiamo fatto troppo poco. Abbiamo corso pochi rischi, ma non abbiamo espresso la nostra identità. Quando iniziavamo la manovra, si percepiva che loro soffrivano il nostro possesso, ma non siamo stati abbastanza incisivi. Dovevamo mettere in campo la qualità che sappiamo esprimere”.