Con la faccia giusta, con il cuore oltre l’ostacolo, l’Inter di Simone Inzaghi esce da Montjuïc con un 3-3 prezioso e carico di significato. Il tecnico nerazzurro, intervistato da Prime Video al termine della semifinale d’andata contro il Barcellona, non nasconde l’orgoglio per quanto visto in campo, ma ammette anche un pizzico di rammarico per il vantaggio sfumato e per l’episodio del gol annullato a Mkhitaryan.
“C’è grandissima soddisfazione per aver giocato una grande partita contro, probabilmente, la squadra più forte del mondo in questo momento. Poi, è chiaro, il doppio vantaggio perso, il gol annullato – che ancora non capisco il motivo – lasciano un po’ di rammarico”, ha spiegato Inzaghi.
Alla domanda se volesse rivedere il gol annullato, la risposta è eloquente:
“Meglio di no… ma non cambia nulla nel mio giudizio sui ragazzi. Sono stati fantastici”.
Dopo il secondo gol, l’Inter ha accusato il ritorno dei catalani ma è poi riuscita a reagire:
“Abbiamo cercato di sistemare qualcosa all’intervallo. Davanti avevamo un talento mai visto negli ultimi 8-9 anni come Lamine Yamal, ci ha messo in grandissima difficoltà. Anche triplicandolo, si aprivano altri spazi e siamo stati costretti ad abbassarci. Poi è calato, e noi siamo saliti, giocando una ripresa di grande qualità”.
Il piano tattico sulle fasce e i pericoli del Barça
“Il Barcellona ha una strategia che premia il rischio. Giocano alti, costruiscono tanto e segnano tantissimo: 150 gol in stagione, due trofei già in bacheca e in lotta per altri due. Noi siamo riusciti a imbrigliarli con una partita molto organizzata. Non vieni a Montjuïc per fare una gara così se non sei davvero squadra”.
Le condizioni di Lautaro Martinez
“Veniva da otto partite consecutive. Abbiamo gestito vari infortuni in questo periodo: senza Thuram, con un Taremi appena rientrato. Marko stasera è entrato bene in una partita complicata. Lautaro ha dovuto alzare bandiera bianca: spero di non perderlo, ma ho qualche dubbio”.
Alla domanda se avrebbe firmato per un 3-3 alla vigilia, Inzaghi risponde con lucidità:
“Tre anni fa facemmo lo stesso risultato e fu determinante. Oggi sono contento per i nostri tifosi. Dopo la gara contro la Roma c’è stato un bellissimo abbraccio, e stasera i ragazzi hanno giocato anche per loro. Martedì sarà una finale: chi vince va a Monaco, chi perde va a casa”.
Nel post-partita c’è spazio anche per un sorriso, quando Julio Cesar gli suggerisce scherzosamente di far provare Lautaro al mattino, come accaduto con Thuram, autore del gol-lampo:
“Marcus e Dumfries ci sono mancati tanto. Thuram si è allenato ieri per la prima volta dopo 15 giorni, non ha fatto neanche tiri in porta nel riscaldamento… e ha segnato. Entrambi hanno fatto una grande gara. Con il loro rientro, la squadra ha ritrovato una spinta importante”.