Dopo il gol che ha chiuso la partita scudetto tra Atalanta e Inter, Lautaro Martinez ha risposto alla chiamata della convocazione argentina nonostante nei minuti finali del match di Bergamo aveva destato preoccupazione per le sue condizioni la borsa del ghiaccio posta all’altezza della coscia sinistra.
Una convocazione breve, con il capitano nerazzurro che dopo il consulto con l’equipe medica dell’Albiceleste è subito stato messo su un volo direzione Milano, dove avrà modo di risposare e compiere ulteriori aggiornamenti riguardo l’entità dell’infortunio, che potrebbe costringerlo a saltare un match di cartello. Addio alle partite con Brasile ed Uruguay per la qualificazione ai Mondiali, ma la visione del mister argentino, Lionel Scaloni, è esemplare per i tempi che corrono.
La reazione di Scaloni
Nonostante il duro colpo da mandare giù, con Scaloni che “deve” la vittoria della Copa America proprio ad uno strepitoso Lautaro la scorsa estate, il mister argentino ha fornito in conferenza stampa una risposta piena di rispetto e comprensione verso il proprio giocatore, e in generale alla figura del calciatore stessa.
Il numero 1 dell’Albiceleste non si è lasciato andare a vittimismi, ma ha posto in maniera velata il focus sui troppi impegni a cui un giocatore deve far fronte, offrendo sicuramente una narrazione diversa a quella che oggi siamo abituati a leggere e ascoltare: “La verità è che inizialmente contavamo su Lautaro. È arrivato più tardi rispetto agli altri perché è stato l’ultimo a giocare, poi abbiamo scoperto che era infortunato. Fortunatamente, non avevamo preparato la partita con lui, i piani che avevamo quindici giorni fa sono diventati inutili. Siamo stati comunque in grado di prepararci, sapendo che non c’era. Speriamo che guarisca perché è un giocatore importante. È vero che è una stagione stressante per i giocatori, e lo è ancora di più ora a questo punto. Ne siamo consapevoli, quindi affronteremo la partita senza lamentarci“.